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Obesita’: fatti, dubbi e certezze

Perchè l’obesità?

- L’obesità di regola è prodotta da fattori ereditari e modificazioni sfavorevoli del comportamento alimentare e dell’attività’ fisica: i primi non si possono modificare, ma i secondi sono sotto il nostro controllo.

- I depositi di grasso sono sempre il risultato di una somma algebrica: l’eccesso di calorie assorbite rispetto alle calorie consumate. Per quanto la sedentarietà e fattori genetici e metabolici possano ridurre queste ultime, il metabolismo basale (il consumo nelle 24 ore in assoluto riposo) in un adulto sarà sempre (e spesso notevolmente) superiore a 1000 calorie

- E’ molto raro che una malattia endocrina ben definita e curabile sia l’unica causa dell’obesità; nello stesso ipotiroidismo (diminuzione della funzione tiroidea) l’aumento di peso e’ di regola limitato a 3-4 Kg

- Spesso con la menopausa si verifica un rapido aumento di peso; le cause sono ancora mal definite, ma l’assenza di estrogeni e cambiamenti del comportamento alimentare e dell’attività fisica sono probabilmente i fattori principali. Per tali motivi la terapia ormonale sostitutiva della menopausa non favorisce e anzi dovrebbe attenuare il sovrappeso.

Le conseguenze

- L’obesità aumenta il rischio di numerose malattie quali il diabete, l’ipertensione, l’aumento dei grassi del sangue con conseguente arteriosclerosi, le artriti, alcuni tumori; inoltre spesso peggiora la qualità di vita.

- I benefici per la salute sono già evidenti dopo una perdita di peso del 5-10%.

Gli obiettivi

- L’obiettivo primario del controllo del peso è ottenere e mantenere un buono stato di salute e migliorare la qualità e l'aspettativa di vita.

- La persona obesa dovrebbe prefiggersi come prima tappa una perdita del 10% e come seconda tappa un peso ragionevole rispetto a quello iniziale – e non quello ideale o perfetto esteticamente, spesso molto difficili da raggiungere.

E' facile perdere peso?

- Il nostro organismo tende a mantenere il peso costante e tende a risparmiare energia in condizioni di scarsità di nutrienti: questo è uno dei fattori che rendono la perdita di peso un processo impegnativo soprattutto dopo le prime settimane

- Le diete ipocaloriche producono sempre un rallentamento del metabolismo, che è tanto più spiccato quanto più la dieta è ristretta; inoltre con la perdita di peso il consumo di calorie si riduce. Il risultato è che la velocità con cui si perde peso tende a rallentare nel tempo. PER QUESTO MOTIVO NELLE OBESITA' GRAVI E' CONSIGLIABILE RICORRERE ANCHE ALLA CHIRURGIA BARIATRICA.

- La quantità di calorie assunte nella giornata è di gran lunga il fattore principale che determina l’efficacia della dieta nel ridurre il peso; le proporzioni e le associazioni dei nutrienti hanno un effetto meno importante.

- Un chilogrammo di grasso corrisponde a circa 7700 calorie; ne consegue che se si verifica un deficit calorico giornaliero di 1000 calorie (per esempio bruciando 2000 calorie e seguendo una dieta da 1000 calorie) si dovrebbe perdere 1 kg di grasso in circa 8 giorni (in realtà si perdono anche proteine e massa magra).

E' utile ricercare le intolleranze alimentari?

- Esistono allergie e intolleranze alimentari, che possono indurre reazioni allergiche (urticaria, asma) o sintomi intestinali quali la diarrea (ad esempio nel deficit di lattasi); ma queste non producono mai un aumentato assorbimento e non possono indurre obesità nè essere utilizzate per far dimagrire più facilmente.

Che ruolo ha la composizione della dieta?

- I grassi alimentari contengono a parità di peso il doppio delle calorie delle proteine e degli zuccheri e sono più facilmente trasformati in grassi di deposito; tali elementi fanno preferire una dieta a basso contenuto di grassi per ottenere una perdita di peso

- E’ stato dimostrato che una dieta che preveda almeno tre pasti al giorno è più efficace rispetto ad una che elimini la colazione o il pranzo

- Le diete ipoglucidiche possono indurre una perdita di peso più rapida specialmente nei primi mesi; nella maggior parte dei pazienti non producono effetti negativi sulla salute, ma non possono essere mantenute a lungo termine perché sbilanciate dal punto di vista nutrizionale e molto diverse dalla nostra tradizione mediterranea.

- Acqua, Vitamine e sali minerali, compreso il sale da cucina, non contengono calorie e non possono essere trasformati in grasso

- I rischi maggiori nelle diete fortemente ipocaloriche e non bilanciate sono rappresentati da mancanza di proteine, vitamine e sali minerali. Per questo sono necessarie prescrizioni nutrizionali molto precise, controlli frequenti e una assoluta aderenza da parte del paziente.

Cosa sono le diete fortemente ipocaloriche (chetogeniche, semidigiuno proteico)?

- Le diete fortemente ipocaloriche ov sono caratterizzate da un bassissimo numero di calorie di derivazione quasi esclusivamente proteica e da supplementi vitaminico/minerali.

- Le diete fortemente ipocaloriche provocano una rapida perdita di peso (massa grassa, in misura minore massa magra e inizialmente liquidi).

- La particolare composizione di queste diete riduce rapidamente la senazione di fame.

- I rischi maggiori nelle diete fortemente ipocaloriche e non bilanciate sono rappresentati da possibili squilibri metabolici. Per questo sono necessarie prescrizioni nutrizionali molto precise, controlli frequenti e una assoluta aderenza da parte del paziente.

E' importante l'attività fisica?

- L’attività’ fisica aumenta le possibilità di successo della terapia dietetica e farmacologica e accelera la perdita di peso E CONSENTE DI MANTENERLO NEL TEMPO ANCHE DOPO LA CHIRURGIA BARIATRICA.

- Rappresenta un elemento importantissimo per il successo a lungo termine.

Qual'è il ruolo dei farmaci?

- La terapia con farmaci deve essere sempre supervisionata dal medico specialista e non deve comprendere farmaci con effetti collaterali rischiosi o con possibilità di indurre farmacodipendenza, come le anfetamine

- Molti dei farmaci disponibili senza ricetta e pubblicizzati nei media sono relativamente costosi e hanno un’efficacia minima o nulla.

- I pochi farmaci efficaci disponibili al momento attuale non possono prescindere da una prescrizione dietetica.

Qual'è il ruolo della chirurgia barbarica metabolica?

- La chirurgia riesce ad ottenere un calo di peso molto SIGNIFICATIVO RISPETTO A QUALUNQUE TERAPIA MEDICA.

- E’ l’unica modalità terapeutica con alta probabilità di successo a lungo termine (mantenimento di gran parte del peso perso inizialmente anche dopo 10-20 anni).

- Essendo però una terapia invasiva va riservata a pazienti selezionati, in genere con obesità più grave o aggravata da altre malattie che non ha risposto alla terapia medica.

- Nonostante esistano rischi operatori, è stata dimostrata una riduzione della mortalità in pazienti con grave obesità sottoposti ad un intervento bariatrico rispetto a quelli non operati.

- Alcuni interventi bariatrici sono in grado di guarire la GRANDE maggioranza dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 (cosiddetto “alimentare”).

- I pazienti operati devono essere regolarmente seguiti con visite di controllo postoperatorie.

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